Indice di Biopotenzialità territoriale(Btc)
Questo indicatore consente di confrontare qualitativamente e quantitativamente ecosistemi e paesaggi, favorendo la lettura delle trasformazioni del territorio ed in particolare dello stato di antropizzazione dello stesso. Ad ogni ambito omogeneo è attribuita una classe di biopotenzialità, tale da permettere il confronto tra scenari temporali diversi. Il bilancio tra gli scenari rappresenta l’evoluzione/involuzione del paesaggio preso in esame, in relazione al grado di conservazione, recupero o “trasformazione sostenibile”. In base a questi criteri è possibile definire un valore soglia obiettivo, sulla base del quale adottare scelte pianificatorie definendo le destinazioni d’uso e le dimensioni degli interventi.



Classi individuate per l'ecotessuto mediterraneo (Ingegnoli, 1992)

Classi Descrizione Btc [Mcal/m3/a]
A (Bassa) Prevalenza di sistemi con sussidio di energia (industrie e infrastrutture, edificato) o a bassa metastabilità (aree nude, affioramenti rocciosi). >0,5
B (medio-bassa) Prevalenza di sistemi agricoli-tecnologici (prati e seminativi, edificato sparso), ecotopi naturali degradati o dotati di media resilienza (incolti erbacei, arbusteti radi, corridoi fluviali privi di vegetazione arborea). 0,5 – 1,5
C (media) Prevalenza di sistemi agricoli seminaturali (seminativi erborati, frutteti, vigneti, siepi) a media resistenza di metastabilità. 1,5 – 2,5
D (medio-alta) Prevalenza di ecotopi naturali a media resistenza e metastabilità (arbusteti paraclimacici, vegetazione pioniera), filari,verde urbano, rimboschimenti, impianti da arboricoltura da legno, pioppeti. 2,5 – 3,5
E(alta) Prevalenza di ecotopi senza sussidio di energia, seminaturali (boschi cedui) o naturali ad alta resistenza e metastabilità: boschi del piano basale e submontano, zone umide. >>3,5

Cartografie utilizzate per il calcolo

Il calcolo della biopotenzialita territoriale del Comune di Modena è stato eseguito utilizzando cartografie che coprono un trend temporale dal 1821 al 1994:
- Carta topografica dell'Ufficio topografico del R. Ducale Corpo del Genio Militare, scala 1:28.800, anno 1828 (carta Carandini).
- Tavolette I.G.M. della Carta d’Italia di primo impianto scala 1:25.000, anno 1881.
- Tavolette I.G.M., scala 1:25.000, riprodotte da riprese aerofotografiche, anno 1935.
- Carta dell’utilizzazione reale del suolo scala 1:25.000, prodotta dal Servizio Cartografico della Regione Emilia Romagna, rilevata da ripresa aerea nel 1978.
- Carta dell’uso del suolo – seconda edizione, scala 1:25.000, riprodotta da foto aeree del volo “Italia” (anno di rilevamento 1994).
Le cartografie utilizzate per il calcolo del Btc, in quanto rielaborazioni di carte non omogenee, non sono ovviamente esattamente sovrapponibili, sia per le scale di riproduzione, che per le modalità di costruzione ed interpretazione, che per il numero e la tipologia delle classi di uso. Tale diversità pur costituendo un elemento di debolezza del percorso elaborativo effettuato, non ne compromette la finalità, consentendo una percezione in un lasso di tempo molto ampio delle macromodifiche del paesaggio osservato.